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L'Universo: a te scoprirlo!

di Catia Peduto

A quattro secoli dalle prime osservazioni astronomiche con il cannocchiale fatte da Galileo Galilei, il 2009 è stato proclamato dall’Onu l’Anno Internazionale dell’Astronomia. Un anno di eventi dedicati all’Universo, che hanno luogo in circa 130 Paesi di tutto il mondo. Dal Piemonte alla Sicilia, le iniziative previste per l’Anno dell’Astronomia coinvolgono tutte le regioni d’Italia, unite dall’eloquente slogan di IYA2009: “L’Universo, a te scoprirlo!”. Il calendario degli eventi (disponibile sul sito www.astronomy2009.it) prevede una ricca serie di mostre, proiezioni, corsi di astronomia di base, tavole rotonde, visite guidate agli osservatori della Penisola, concerti e corsi di formazione per docenti. Dopo la grande mostra di Padova dal titolo Il Futuro di Galileo - Scienza e tecnica dal Seicento al Terzo Millennio (allestita nel Nuovo Centro Culturale di San Gaetano dal 28 febbraio al 14 giugno) e l’esposizione di Firenze, Galileo. Immagini dell’Universo dall’antichità al telescopio (in Palazzo Strozzi dal 13 marzo al 30 agosto), anche a Roma, nella seconda metà dell’anno, si celebra l’astronomia con la mostra Astri e particelle. Le Parole dell’Universo (a Palazzo delle Esposizioni dal 27 ottobre al 14 febbraio 2010), a cura dell’Istituto Nazionale di Fisica

Nucleare (Infn), dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf) e dell’Agenzia Spaziale Italiana (Asi). 

Nel percorso espositivo si cerca di dare una risposta alle grandi domande che da sempre muovono lo studio dell’Universo e le principali imprese scientifiche del nostro tempo. Partendo dalle tracce e dai segnali che ininterrottamente ci raggiungono da luoghi remoti nello spazio e nel tempo, la mostra racconta i grandi esperimenti, i telescopi e i rivelatori, costruiti negli ambienti più estremi del pianeta, per decifrare e interpretare le parole dell’Universo.

I visitatori vengono condotti attraverso una scenografia immersiva e coinvolgente nelle profondità del mare o nelle viscere della montagna, fino alle immense distese desertiche disseminate di enormi telescopi. E più in là, nello Spazio, dove sofisticati osservatori orbitano intorno alla Terra. Si tratta di strumenti che ascoltano il Cosmo alla ricerca di onde e particelle che, anche se impercettibili, ci portano tracce di eventi remoti e catastrofici. Sono gli esperimenti legati alla luce, alla gravità e alle particelle elementari a guidare i visitatori nel percorso espositivo, alla conoscenza delle scoperte, delle tecnologie innovative e dei protagonisti stessi dell’avventura scientifica: gli scienziati, organizzati in grandi collaborazioni internazionali, in cui spesso l’Italia occupa un posto di assoluto rilievo. In futuro è previsto che la mostra Astri e Particelle diventi il contenuto espositivo del museo inaugurato recentemente dall’Infn a Teramo, il Galileium (vd. Asimmetrie n. 6).

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Rappresentazione grafica dell’esposizione Astri e Particelle. Le Parole dell’Universo (a Roma in Palazzo delle Esposizioni dal 27 ottobre al 14 febbraio).

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