[as] traiettorie
Scoperta o scherzetto?

di Catia Peduto

Marco Dragoa.
Marco Drago.
15 settembre 2015, ore 11 e 50 minuti e 45 secondi del mattino (ora dell’Europa centrale). Marco Drago, giovane ricercatore italiano della collaborazione Ligo ad Hannover, in Germania, sta osservando lo schermo del suo computer quando vede arrivare la prima onda gravitazionale mai rivelata dall’umanità.
[as]: Cosa hai pensato quando hai visto arrivare il segnale di GW150914?
[Marco]: Varie emozioni tutte insieme: sorpresa, stupore, diffidenza. Personalmente (ma non credo solo io tra i miei colleghi) non ci aspettavamo che la prima rivelazione arrivasse così presto. I rivelatori stavano prendendo dati da appena un mese e il run non era ancora ufficialmente iniziato. Che già arrivasse la svolta sembrava improbabile. Ero più propenso a pensare a una blind injection: un segnale “finto” inserito nei dati a nostra insaputa per verificare la capacità di rivelarlo. Il problema è che solo pochi sarebbero stati a conoscenza di questa finzione, quindi non era immediato sapere in quel momento se qualcuno avesse “giocato uno scherzetto”.

[as]:Ti sei laureato a Padova, poi hai fatto il post-doc a Trento nel gruppo Virgo, per poi approdare in Germania. Raccontaci un po’ della tua “traiettoria”.

[Marco]: Sì, a Padova, nel 2010, alla ricerca del tema per la mia tesi di laurea specialistica, mi sono imbattuto nel gruppo di Auriga, l’antenna gravitazionale dei Laboratori di Legnaro dell’Infn (vd. Una storia di fede e perseveranza, ndr). Lì mi sono entusiasmato al mondo della ricerca sulle onde gravitazionali. Dopo il post-doc a Trento, ho avuto la possibilità di trasferirmi a Hannover, per essere responsabile di una delle ricerche “in tempo reale” delle collaborazioni Ligo-Virgo. A malincuore ho lasciato l’Italia, ma era una scelta importante per la mia crescita professionale. In quel momento non avrei mai pensato che sarei stato il primo testimone di una rivoluzione scientifica epocale! Dopo i tre anni in Germania, sono riuscito a tornare in Italia, sempre nel gruppo Virgo, iniziando un post-doc al Gssi, e ora sono ricercatore all’Università “Sapienza” di Roma.

[as]: L’anno scorso hai vinto l’edizione 2020 di Famelab (una competizione di comunicazione scientifica per ricercatori, ndr). La divulgazione è un tuo hobby?

[Marco]: In realtà ho altri hobby, come la scrittura di libri fantasy o suonare il pianoforte. Però dopo la scoperta delle onde gravitazionali mi si è aperto un nuovo mondo: quello della divulgazione! Sono stato invitato a fare lezioni in scuole medie e superiori, a eventi pubblici e conferenze internazionali. Ho imparato quanto sia importante e difficile fare divulgazione scientifica, soprattutto trovare il linguaggio per parlare ai non esperti. Cerco di rendere le presentazioni interessanti, credo mi abbia aiutato il mio passato da animatore per ragazzi, ma soprattutto l’esperienza del TEDx a Padova.
 
 

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