[as] intersezioni
Microgravità.
di Giovanni Valentini
responsabile Asi dell’utilizzazione della Iss
![Luca Parmitano](/cache/images/30/INFN_Asimmetrie30_A12_fig2_350x233-equal.jpg)
Luca Parmitano alle prese con uno dei controlli periodici della sua massa corporea, svolti nell’ambito dell’esperimento Nutriss durante la sua ultima missione (Beyond) a bordo della Iss.
Il monitoraggio regolare e personalizzato della massa e della composizione corporea contribuirà a far luce sulla fisiopatologia dei cambiamenti nella composizione corporea durante i voli spaziali a lungo termine. Sulla base dei risultati ottenuti, verranno fornite raccomandazioni sulle modifiche da apportare nell’assunzione di energia, migliorando le prestazioni fisiche e la qualità della vita dell’astronauta durante il volo spaziale e ottimizzando le fasi di recupero degli astronauti sulla Terra dopo la missione. Inoltre, i risultati sperimentali potrebbero coadiuvare la gestione clinica dei pazienti immobilizzati e di quelli malnutriti od obesi. Sulla Iss si conducono anche esperimenti con finalità didattiche, alcuni dei quali conseguono anche importanti risultati di tipo scientifico. È il caso di Xenogriss, un progetto selezionato nell’ambito del concorso “Yiss - Youth Iss Science” che l’Asi ha promosso in vista della missione Beyond per coinvolgere gli studenti delle scuole superiori nel processo di ideazione e preparazione di un esperimento da eseguire a bordo della Iss. La caratteristica peculiare di questo progetto è quella di avere scopi sia scientifici sia educativi. L’esperimento è stato progettato, presentato e realizzato congiuntamente da ricercatori del Dipartimento di Scienze farmacologiche e biomolecolari dell’Università di Milano, dal laboratorio gestito dall’azienda Asa e dal Dipartimento di Scienze Biomediche Sperimentali e Cliniche dell’Università di Firenze, da Kayser Italia e da un gruppo di nove studenti e tre insegnanti dell’Itis “A. Meucci” di Firenze, e ha visto il coinvolgimento degli studenti in un’attività multidisciplinare volta a studiare l’effetto della microgravità sui processi di crescita e rigenerazione di tessuti biologici, utilizzando un modello animale (Xenopus laevis, una rana acquatica) che consente di osservare entrambi i processi contemporaneamente. Dai risultati preliminari, l’esposizione a condizioni di microgravità sembra indurre un ritardo nella rigenerazione dei tessuti e una loro diversa organizzazione strutturale, che potrebbe comportare alterazioni delle proprietà meccaniche e delle funzioni. Nell’uomo, le alterazioni nel processo di guarigione delle lesioni possono portare a condizioni patologiche che vanno da un ritardo nella chiusura delle ferite e ulcere croniche alla formazione di cheloidi e di tessuti fibrotici. Questi problemi di cicatrizzazione sono spesso legati alla presenza di serie patologie sistemiche, come il diabete o le malattie circolatorie, e rappresentano anche un grave problema socio-economico, oltre a influenzare fortemente la qualità della vita dei pazienti. Un aumento delle conoscenze sui meccanismi di riparazione dei tessuti, grazie a esperimenti come Xenogriss, potrà aiutare a trovare nuove strategie terapeutiche per un migliore trattamento dei pazienti che soffrono di problemi di cicatrizzazione.