Editoriale
Cari lettori di Asimmetrie,
sono da poco stato designato dal Consiglio Direttivo dell’Infn e nominato dal Ministro della Ricerca Scientifica a Presidente dell’ente. Ritengo dovuto questo intervento sulla nostra rivista e confesso che lo faccio anche con molto piacere.
In questo numero di Asimmetrie ci occupiamo dei fotoni, le particelle della luce che, come recentemente avete potuto leggere su tutti i quotidiani, rischiano di perdere il record mondiale della velocità.
Se guardo ai progetti su cui noi ricercatori dell’Infn abbiamo lavorato per anni, su alcuni per più di un decennio, e al loro stato odierno, mi rendo conto che questo è finalmente il momento in cui raccogliamo i frutti di un grande sforzo collettivo. Lhc è un vero orologio “svizzero” e ci sta sommergendo di dati che aprono orizzonti per tutti i settori di ricerca dell’ente. Ams orbita felicemente intorno alla Terra protetto dalla Stazione Spaziale Internazionale e gli esperimenti custoditi nelle viscere della montagna abruzzese (nei Laboratori Infn del Gran Sasso) ci pongono davanti a risultati difficili da interpretare, ma che hanno fatto puntare gli occhi di tutta la comunità scientifica su di noi (vd. p. 56, ndr). Stiamo gettando le basi per un futuro ancor più pieno di scienza. Siamo, a differenza di quello che si vede spesso nella società moderna, tra quelli che pensano guardando lontano.
Seminiamo per avere il raccolto migliore, non quello più rapido. E continueremo con passione a raccontarvi il nostro viaggio di ricerca verso la conoscenza nei prossimi numeri di questa rivista.
Fernando Ferroni
presidente Infn
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