Bellezza asimmetrica
Violazione CP nell'esperimento Babar.
di Crisostomo Sciacca
a.
Nel laboratorio giapponese Kek, l'esperimento Belle, come lo statunitense Babar, studia la violazione di simmetria CP dei mesoni B.
Questa scoperta ha visto la competizione di due gruppi sperimentali, Babar a Stanford in California, con una rilevante partecipazione dell’Infn, e Belle in Giappone. In ambedue i casi, è stato necessario costruire macchine acceleratrici dedicate, nelle quali elettroni e positroni collidono con energia complessiva di quasi 11 GeV, l’energia ottimale per creare le particelle denominate Y(4S), formate da un quark e un antiquark di tipo beauty, che decade quasi istantaneamente generando una coppia di mesoni B0 e anti-B0 o una coppia di mesoni B+ B-, con quasi uguale probabilità. Il modo più chiaro per mettere in evidenza la violazione CP è quello di studiare il decadimento del B0 con creazione di una particella J/ψ (coppia di quark e antiquark di tipo charm), assieme a un K0, in particolare quello a vita breve, il KS. Questo processo è raro, ed è quindi obbligatorio raggiungere elevatissime intensità di collisioni: non a caso queste macchine vengono denominate B factories, cioè fabbriche di B.
Ma come si può mettere in evidenza se c’è violazione della simmetria CP, cioè se materia e antimateria si comportano in modo differente? Per rispondere alla domanda dobbiamo sottolineare alcuni aspetti legati al mondo sorprendente della meccanica quantistica. Innanzitutto, la coppia di mesoni B0 creati dal decadimento della particella Y(4S) allontanandosi dal punto di creazione possono “cambiare natura”: un B0 può trasformarsi spontaneamente in un anti-B0 (e viceversa). E, fatto ancor più misterioso, se uno dei due decide di trasformarsi, il secondo è costretto a mutarsi in senso opposto, allo stesso istante e a qualunque distanza essi si trovino: la loro esistenza è “intrecciata”. Nel gergo dei fisici, questi due sorprendenti fenomeni vengono chiamati rispettivamente mixing ed entanglement, e sono la chiave per affrontare la violazione CP. Ma i “misteri” non finiscono qui: nella strategia di misura entra in gioco un’altra bizzarria della meccanica quantistica, l’interferenza tra decadimenti diversi che portano allo stesso stato finale. Va notato preliminarmente che sia il B0 che l’anti-B0 possono decadere nella coppia J/ψ e KS.
Esaminiamo ora cosa accade al B0 della coppia nata dal decadimento della Y(4S) (discorso analogo vale per l’anti- B0): esso può decadere nella coppia J/ψ e KS o direttamente o dopo una sua trasformazione in anti-B0 , cioè dopo un suo mixing. Ebbene, nel mondo dell’esperienza quotidiana diremmo che, se allo stesso risultato finale si può arrivare con due strade diverse, ciascuna caratterizzata da una certa probabilità di avverarsi, la probabilità complessiva si ottiene semplicemente “sommando” le due probabilità individuali. Tutt’altra storia in meccanica quantistica: la probabilità finale può essere minore, uguale o maggiore, nasce un “termine di interferenza” tra i due percorsi possibili, che può essere negativo, nullo o positivo a seconda dei casi! E qui siamo al punto centrale della strategia di misura. La teoria ci dice che se vi è violazione CP questo curioso effetto è diverso a seconda che si studi il B0 oppure l’anti-B0 e, di conseguenza, il tempo di decadimento ne risente in maniera misurabile. Abbiamo ora gli ingredienti necessari, schematizzati nella fig. 1.
Strategia di misura
Fisica del sapore in Lhc
Biografia
Crisostomo Sciacca è professore di fisica all’Università “Federico II” di Napoli. Ha svolto la sua attività di ricerca in fisica delle particelle elementari nei Laboratori Nazionali di Frascati, al Cern e a Stanford nell’esperimento Babar.
Link
http://www.slac.stanford.edu/BF/
http://www-public.slac.stanford.edu/babar/
http://lhcb.web.cern.ch/lhcb-public/
http://lhcb.web.cern.ch/lhcb/
http://web.infn.it/lhcb_bologna/index.php/lhcb-virtual-tour
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