[as] incontri
Tutti a bordo sul Bus della scienza.
di Catia Peduto
Il 2 luglio scorso il cuore scientifico di Torino ha ricominciato a battere e la città si è trasformata in un vero e proprio laboratorio di tecnologia e scienza attraverso Esof 2010 (European Science Open Forum), l'incontro europeo biennale multidisciplinare dedicato alla ricerca e all'innovazione scientifica. Agli incontri di Esof hanno partecipato scienziati, ricercatori di tutte le età, imprenditori e innovatori, politici, comunicatori e il pubblico di tutto il mondo per discutere delle scoperte più recenti e dibattere del futuro della ricerca in tutte le discipline. Al grido di "Hop on the science bus to Torino!" l'Infn ha organizzato il suo Bus della scienza che, nell'ambito dell'iniziativa Science shuttle, come unico bus italiano, ha portato una trentina di studenti, dottorandi e giovani ricercatori affiliati all'Infn a partecipare alle conferenze di Esof. "Con Esof la fondazione Euroscience è riuscita nell'intento di colmare non solo la distanza fra scienziati di nazionalità e discipline differenti, ma anche quella fra mondo del lavoro e ricerca, comunione quasi fantascientifica nel nostro paese", ci ha raccontato Gigi Capello, dell'Infn di Catania. "Al di là dell'ottima esperienza scientifica e professionale, resta per me uno straordinario ricordo di umanità e di amicizia, valori che mi fa piacere considerare fondamentali per un uomo di scienza".
"Forse sembrerà banale – ci ha detto, invece, Annalisa De Lorenzis di Bari – ma per una studentessa come me, che ha la passione per la fisica, ritrovarsi a parlare faccia a faccia in particolar modo con il premio Nobel Gerard 't Hooft (premio Nobel per la fisica nel 1999, ndr), un nome che ho sempre ritrovato negli articoli o nei libri che ho letto, è stata una grande emozione".
Oltre a organizzare il proprio Bus della scienza, l'Infn ha partecipato a Esof con varie iniziative, tra cui la mostra "Esploratori dell'Universo", che i ragazzi hanno visitato e che racchiudeva le due mostre "La scienza accelera!", promossa dal Cern di Ginevra, e "L'invisibile meraviglia", promossa dall'Infn e dai dipartimenti di fisica dell'Università degli Studi di Torino. "La mostra organizzata dall'Infn mi è piaciuta tantissimo, perché illustra un argomento vasto come l'universo in una maniera così semplice (con giochi, video, foto), che secondo me anche i bambini possono riuscire a capire il funzionamento di un acceleratore o iniziare a conoscere i mattoni fondamentali della materia", ha osservato Mauro Munerato di Ferrara.
L'iniziativa ha riscosso un grande entusiasmo fra tutti i giovani partecipanti al Bus. Tutti pronti per ripartire anche per Esof 2012, che si terrà a Dublino.
"Forse sembrerà banale – ci ha detto, invece, Annalisa De Lorenzis di Bari – ma per una studentessa come me, che ha la passione per la fisica, ritrovarsi a parlare faccia a faccia in particolar modo con il premio Nobel Gerard 't Hooft (premio Nobel per la fisica nel 1999, ndr), un nome che ho sempre ritrovato negli articoli o nei libri che ho letto, è stata una grande emozione".
Oltre a organizzare il proprio Bus della scienza, l'Infn ha partecipato a Esof con varie iniziative, tra cui la mostra "Esploratori dell'Universo", che i ragazzi hanno visitato e che racchiudeva le due mostre "La scienza accelera!", promossa dal Cern di Ginevra, e "L'invisibile meraviglia", promossa dall'Infn e dai dipartimenti di fisica dell'Università degli Studi di Torino. "La mostra organizzata dall'Infn mi è piaciuta tantissimo, perché illustra un argomento vasto come l'universo in una maniera così semplice (con giochi, video, foto), che secondo me anche i bambini possono riuscire a capire il funzionamento di un acceleratore o iniziare a conoscere i mattoni fondamentali della materia", ha osservato Mauro Munerato di Ferrara.
L'iniziativa ha riscosso un grande entusiasmo fra tutti i giovani partecipanti al Bus. Tutti pronti per ripartire anche per Esof 2012, che si terrà a Dublino.
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