Dopo cinque anni di missione, la Nasa ha ufficialmente annunciato l’inizio della “extended mission” per Fermi e ha celebrato con un filmato i successi del satellite internazionale, il rivelatore di raggi cosmici, in particolare di raggi gamma, lanciato nel giugno 2008. Fermi è una missione della Nasa, alla quale l’Italia partecipa con l’Infn, l’Inaf e l’Asi. Dall’11 agosto scorso il satellite è entrato in una nuova fase della sua missione, dedicandosi a uno studio più approfondito del cosmo alle altissime energie.
Fermi utilizza l'universo come un gigantesco laboratorio per lo studio della fisica delle alte energie: la gara dei fotoni di energie diverse che attraversano assieme l'universo permette di studiare la struttura dello spaziotempo su grandi scale, lo studio del flusso residuo dei raggi gamma fornisce informazioni sull'abbondanza di materia oscura, lo spettro della luce emessa da alcuni resti di supernova ci permette di capire come vengono accelerati i raggi cosmici. Un universo, quello di Fermi, pieno di oggetti strani, come i tenui giganteschi lobi che si estendono sull'asse della nostra galassia o le esplosioni immani che di tanto in tanto emettono più luce.
Il cuore di Fermi è basato sulla tecnologia italiana sviluppata dall' Infn per gli acceleratori di particelle e portata con successo dai ricercatori italiani al di fuori dell'atmosfera per studiare materia ed energia in condizioni non riproducibili sulla Terra.