Il 16 luglio il Cherenkov Telescope Array (Cta) resource board ha dato comunicazione di aver deciso di avviare i negoziati per definire i dettagli di contratto con i due siti individuati per ospitare il futuro telescopio per raggi gamma (fotoni di altissima energia) di nuova generazione, che sarà anche il più grande al mondo. I siti prescelti sono, per l’emisfero sud del pianeta, lo European Southern Observatory (Eso) a Paranal, in Cile, mentre per l’emisfero nord l'Instituto de Astrofisica de Canarias, a Roque de los Muchachos, sull’isola di La Palma, in Spagna. Il Resource Board di Cta, composto da rappresentanti dei ministeri e delle agenzie di finanziamento di Austria, Brasile, Repubblica Ceca, Francia, Germania, Italia, Repubblica della Namibia, Paesi Bassi, Giappone, Polonia, Sud Africa, Spagna, Svizzera e Regno Unito ha deciso, dopo un attento esame di approfonditi studi delle condizioni ambientali e di simulazioni delle prestazioni, e dopo una valutazione dei costi di costruzione e di esercizio, di avviare le trattative contrattuali con l'Eso e la Spagna. La Namibia e i siti messicani verranno conservati come valide alternative.
“Speriamo ora che i nostri sostenitori e gli scienziati della Namibia e del Messico continueranno a contribuire scientificamente e tecnicamente alla realizzazione di Cta, - commenta Giampaolo Vettolani, vice-coordinatore del Resource Board - guidati dal comune interesse a costruire il migliore strumento possibile per l'intera comunità”.
“Questa decisione rappresenta un passo fondamentale per dare slancio e credibilità a un importante progetto scientifico internazionale, che vede l'Italia, con l’Inaf e l’Infn in prima linea”, commenta il vicepresidente dell’Infn, Antonio Masiero, che è membro osservatore nel Resource Board di Cta. “In particolare, - prosegue Masiero - la scelta del sito nord a La Palma è per noi significativo poiché alle Canarie si è concentrata la nostra attività, sia nel progetto precursore Magic, che nella costruzione del prototipo del Large Telescope di Cta".
"Con la scelta dei siti di Cta si è sciolto un aspetto cruciale, che permetterà di iniziare la fase esecutiva del progetto", commentano Alessandro De Angelis e Nicola Giglietto, responsabile e vice-responsabile Infn per Cta. "Siamo molto soddisfatti perché la scelta è avvenuta anche grazie all'Infn, che già può vantare un importante contributo di know-how e di logistica a La Palma ed è tra gli iniziatori dell'astrofisica gamma alle altissime energie. L'Infn darà così un sostanziale contributo alla realizzazione dei telescopi di Cta con la sua esperienza scientifica e tecnologica", concludono De Angelis e Giglietto.