Circa 800 fisici, tra cui molti giovani, si incontrano il 7 e 8 aprile a Roma per discutere insieme del futuro della fisica delle particelle. Unico nel suo genere in Italia, l’appuntamento è stato fortemente voluto dal management dell’Infn che in gennaio ha chiamato a raccolta la comunità scientifica dell’istituto, invitando il più ampio numero di ricercatori e dottorandi a partecipare a una riflessione scientifica collettiva. L’obiettivo è di lungo termine: coinvolgendo il più ampio numero di “cervelli” possibile, confrontarsi sulle scelte che gli scienziati dovranno affrontare nei prossimi cinque anni, quando molti degli esperimenti in corso produrranno risultati attesi da anni. L’iniziativa di aprile è il primo importante momento di un processo di confronto scientifico che durerà circa un anno. “Questo è un momento unico per la nostra comunità, siamo di fronte a sfide scientifiche che richiedono il contributo di tutti i ricercatori e in particolare quello dei nostri giovani”, commenta Fernando Ferroni, presidente dell’Infn. “Tra il 2016 e il 2018 – commenta Antonio Masiero, vicepresidente dell’Infn – riceveremo importanti input sperimentali da campi cruciali della fisica delle particelle (Lhc a 14 TeV, ricerca di materia oscura con una nuova generazione di rivelatori, nuovi esperimenti sul decadimento doppio beta per stabilire se il neutrino è una particella di Majorana, progressi nella ricerca di onde gravitazionali, novità nello studio della radiazione cosmica, ecc.). L’incontro del 7-8 aprile a Roma – prosegue Masiero – segna il kickoff di un workshop di circa un anno, in cui vari gruppi di lavoro dell’Infn porteranno avanti una riflessione profonda e partecipata per trovare soluzioni nuove alla sfida scientifica derivante da tali input. È significativo che all’incontro di Roma vi sia una grande presenza di giovani: contiamo in particolare sulla freschezza delle loro idee, coniugata con l'esperienza dei senior, per identificare tali soluzioni innovative". [Eleonora Cossi]