Il 12 e 13 dicembre la città di Washington ospita l’incontro bilaterale Italia-Usa per la cooperazione scientifica e tecnologica. L’iniziativa è un momento di verifica delle principali collaborazioni scientifiche e tecnologiche in atto tra i due paesi, e un’importante occasione di confronto tra la comunità scientifica italiana e americana per lo sviluppo di programmi futuri che sfruttino la profonda sinergia esistente nei vari campi della ricerca. In programma i tavoli tematici dedicati alla fisica, alla produzione di energia e di nuovi materiali, alle tecnologie per il restauro, alle scienze della terra e alle scienze della vita. In particolare, l’Infn coordinerà, per la parte italiana, il tavolo dedicato alla fisica in cui si discuterà di fisica del neutrino e ricerca di materia oscura al Fermilab e ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso; fisica astroparticellare e astrofisica. “Benché l’Infn abbia allargato significativamente l’orizzonte delle sue collaborazioni internazionali, con l’avvento di nuovi importanti partner, come ad esempio la Cina, non c’è alcun dubbio che gli Stati Uniti continuino a rappresentare un solido e cruciale punto di riferimento per l’Istituto”, commenta Antonio Masiero, vicepresidente Infn. “ L’incontro del 12 e 13 dicembre al Dipartimento di Stato americano e all’Ambasciata italiana a Washington si prospetta particolarmente rilevante per l’Infn, in quanto, su proposta del Department of Energy (Doe), sono stati inseriti tra i progetti principali due linee di ricerca molto importanti per l’Infn. In primo luogo – prosegue Masiero – si discuterà di impiegare l’impressionante know how italiano sviluppato dall’esperimento Icarus ai Laboratori del Gran Sasso, per dar vita a un vigoroso programma di fisica del neutrino all’interno del laboratorio americano Fermilab, utilizzando la tecnica basata su rivelatori ad argon liquido. In futuro sarà possibile impiegare Icarus tra i rivelatori coinvolti nel progetto Lbne (Long Baseline Neutrino Experiment) con neutrini inviati dal Fermilab al laboratorio sotterraneo Surf (Sanford Underground Research Facility) nel South Dakota. La seconda linea di ricerca in discussione a Washington concerne gli esperimenti di ricerca di materia oscura al Laboratorio del Gran Sasso condotti da vaste collaborazioni italo-americane (Xenon e Dark Side). Xenon sta per entrare in una nuova fase con il passaggio del rivelatore da 100 litri a 1 tonnellata, mentre Dark Side (in cui l’argon viene utilizzato stavolta come rivelatore di particelle di materia oscura) è ancora nella fase di avvio. [Eleonora Cossi]