L’Infn ed Elettra hanno firmato un accordo quadro per la costruzione e fornitura da parte dell’Italia di pezzi di alta tecnologia - le cavità risonanti - per l’acceleratore Sesame in Giordania, con un contributo pari un milione di euro. L’accordo, siglato ai Laboratori Nazionali di Frascati (Lnf), dove oggi e domani si svolge il council degli scienziati del progetto, si riferisce a un finanziamento stanziato dal Miur lo scorso anno.
Sesame è il primo acceleratore usato come sorgente di luce di sincrotrone dell’area mediorientale. Sarà uno strumento dedicato alle scienze sperimentali e funzionerà come un potentissimo microscopio, con applicazioni in vari ambiti, dalle scienze della vita, ai beni culturali, alle nanotecnologie. Partecipano al progetto scienziati di Bahrein, Cipro, Egitto, Iran, Israele, Giordania, l’Autorità Palestinese, Pakistan e Turchia, paesi che non cooperano in nessun altro contesto.
“L’Italia ha scelto di giocare un ruolo primario in un’impresa scientifica visionaria e di grande valore sociale e politico – ha dichiarato Fernando Ferroni, presidente dell’Infn – in una delle aree più delicate e complesse del nostro pianeta. La speranza è che Sesame possa svolgere in Medioriente un ruolo analogo a quello che il Cern ebbe per l’Europa dopo la seconda guerra mondiale”.
Oltre al contributo alla costruzione della macchina sarà altrettanto significativo il lavoro di formazione di ricercatori e tecnici locali, che saranno ospitati nei laboratori dell’Infn e di Elettra. Nell’ambito del council di Sesame sarà siglato anche un accordo di collaborazione scientifica e di formazione tra Italia e Egitto, alla presenza del Direttore Generale per la Promozione Sistema Paese del Ministero degli Affari Esteri, Andrea Meloni. [Vincenzo Napolano]