L’esperimento Cuore che si trova ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (Lngs) dell’Infn ha presentato oggi i primi risultati scientifici nell’ambito di un seminario ai Lngs. Lo studio, centrato sui decadimenti rarissimi dei nuclei di tellurio, indica con precisione mai raggiunta prima per questi nuclei la regione in cui cercare un fenomeno che coinvolge i neutrini e che, secondo i fisici, potrebbe fornire informazioni chiave sull’asimmetria tra materia e antimateria nel nostro universo. Lo studio sarà disponibile da domani sull’archivio open access digitale arXiv.
Cuore (acronimo per Cryogenic Underground Observatory for Rare Events) è un esperimento ideato per studiare le proprietà dei neutrini. In particolare, l’esperimento cerca un fenomeno raro chiamato doppio decadimento beta senza neutrini (vd. anche qui). Rivelare questo processo consentirebbe, non solo di determinare la massa dei neutrini, ma anche di dimostrare la loro eventuale natura di particelle di Majorana fornendo una possibile interpretazione della prevalenza della materia sull’antimateria nell’universo.
Cuore è progettato per lavorare in condizioni di ultrafreddo: è infatti composto da cristalli di tellurite progettati per funzionare a temperature di circa 10 millikelvin, cioè dieci millesimi di grado sopra lo zero assoluto. “Questi risultati sono un’importante conferma per la collaborazione scientifica che ha progettato l’esperimento” commenta Fernando Ferroni presidente dell’Infn e professore dell’Università La Sapienza di Roma. “Sebbene non si abbia evidenza diretta che i neutrini siano particelle di Majorana” aggiunge Ettore Fiorini ideatore dell’esperimento, associato Infn e professore emerito all’Università di Milano-Bicocca “la tecnologia di Cuore, basata su cristalli ultrafreddi, avrà sicuramente un ruolo da protagonista per chiarire la natura di queste particelle” .
“I Laboratori Infn del Gran Sasso offrono un’infrastruttura di ricerca unica al mondo per la ricerca di interazioni rare come quelle dei neutrini di Majorana o delle particelle che costituiscono la materia oscura”, sottolinea Stefano Ragazzi, professore presso l’Università di Milano-Bicocca e direttore dei Laboratori del Gran Sasso. “L’Infn è orgoglioso di ospitare nel suo principale laboratorio sotterraneo gli esperimenti più precisi al mondo in questo settore”.
Cuore è una collaborazione internazionale formata da circa 157 scienziati provenienti da trenta istituzioni in Italia, Usa, Cina, Spagna e Francia. Per l’Infn partecipano le sezioni di Milano-Bicocca, Bologna, Genova, Padova, Roma La Sapienza e i Laboratori Nazionali del Gran Sasso, di Frascati e di Legnaro.