L’esperimento DarkSide che si trova ai Laboratorio Nazionali del Gran Sasso (Lngs) ha annunciato l’avvio della campagna di presa dati con lo speciale argon radiopuro, estratto dal sottosuolo del Colorado e purificato al Fermilab. Proprio l’impiego di questo particolare gas è il tratto tecnologico distintivo di questo esperimento realizzato per cercare particelle di materia oscura, costituito da un rivelatore a cilindro riempito di 150 kg di argon liquido e tappezzato di fotomoltiplicatori. Questo cuore tecnologico è caratterizzato dall’eccezionale radiopurezza dell’argon utilizzato, proveniente da giacimenti sotterranei che, grazie allo strato di terreno sovrastante, garantiscono una protezione naturale dal bombardamento dei raggi cosmici che subiscono i gas in atmosfera.
“La separazione dell’argon da flussi sotterranei di gas estratti per scopi industriali di varia natura – spiega Gioacchino Ranucci, della sezione Infn di Milano, uno dei due coordinatori del progetto – ci mette a disposizione un’arma 'segreta' dalle prestazioni assolutamente uniche per lo sviluppo ai Laboratori del Gran Sasso di un programma di ricerche di ampio respiro e assolutamente competitivo.”
“Il riempimento dell’apparato con un materiale così puro rappresenta una radicale innovazione, abbattendo il fondo radioattivo sperimentale di oltre due ordini di grandezza. Si aprono pertanto prospettive completamente nuove per lo sviluppo di rivelatori di grande massa, che possano arrivare ad una completa esplorazione della materia oscura”, commenta Giuliana Fiorillo, dell’Università di Napoli e responsabile italiana di Dark Side.
Le tecniche e metodologie estrattive e di purificazione messe a punto per la produzione dei 150 kg di argon con cui è stato appena riempito Dark Side costituiscono un autentico salto tecnologico che ha visto la collaborazione di gruppi del Fermilab, di Princeton e dei Lngs.