C’è anche una foto scattata ai Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, tra quelle vincitrici dell’edizione 2015 del "Global Physics Photowalk", il concorso fotografico per cui alcuni tra i più importanti laboratori di fisica del mondo hanno ospitato centinaia di fotografi dilettanti e professionisti. Il secondo posto della votazione online è andato infatti allo scatto di Pietromassimo Pasqui, che ritrae una camera del vuoto e uno specchio che trasporta il fascio laser dell’acceleratore Sparc.
“È con piacere che apprendiamo che nell'edizione 2015 di Photowalk, una foto dedicata ai Laboratori Infn di Frascati si sia collocata al secondo posto nel voto popolare – ha dichiarato Pierluigi Campana, direttore dei Laboratori - Siamo impressionati da quanto fotografi professionisti e non possano in maniera così bella fissare alcuni momenti e luoghi del nostro fare ricerca. Arte, fotografica in questo caso, e scienza, camminano l'una accanto all'altro”.
Sono stati 200 i fotografi che hanno preso parte all’edizione 2015 del Photowalk di fisica in otto laboratori: oltre ai Laboratori Infn di Frascati, il Cern di Ginevra, lo Slac in California, il Fermilab a Chicago, il Kek in Giappone, il Coepp in Australia, il Triumf in Canada. Tra le migliaia di foto pervenute, i laboratori hanno selezionato le migliori, che hanno poi potuto partecipare alla competizione globale. Una commissione internazionale di giudici, composta da artisti, fotografi e scienziati, ha esaminato le foto per incoronare i vincitori del premio della critica. Una votazione online ha contemporaneamente determinato i preferiti del pubblico. La fotografia di Katy Mackenzie della sala di controllo principale di Triumf si è aggiudicata il primo posto nel voto della giuria di esperti. Per la broker di Vancouver con l’hobby della fotografia, la foto rappresenta un collegamento con le meraviglie dell’infanzia ed è associata al ricordo delle visite fatte al padre sul posto di lavoro, essendo egli andato in pensione dalla sua posizione di ricercatore senior più di 30 anni fa. “Questa fotografia evoca l’esperienza umana e la qualità quotidiana di lavoro, scienza e tecnologia,” ha osservato il giudice Robert Bean, artista, scrittore e professore della Nova Scotia University of Art and Design University in Canada. “Il mix di analogico e digitale,” ha detto, “indica come la conoscenza scientifica emerga da un complesso di cose. Alexander Graham Bell approverebbe”.
Per la prima volta il Supl (Stawell Underground Physics Laboratory) di Victoria, in Australia, si guadagna il secondo posto con lo scatto di Mark Killmer del laboratorio temporaneo presso la Stawell Gold Mine. Il terzo posto è stato conferito allo scatto al Cern di Robert Hradil, "The Incredibles". La foto, scattata presso il ristorante del Cern, cattura in modo spontaneo il trasferimento di conoscenze tra passato, presente e futuro. In parallelo alla giuria di esperti la votazione online, a cui hanno partecipato oltre 3800 utenti, ha selezionato tre differenti scatti. In questo caso il primo posto è stato conquistato dalla fotografia di Molly Patton presso Supl di una trivella elettrica. Patton si è lasciata ispirare dal laboratorio sotterraneo in quanto “esso fa strada per la possibilità dell’osservazione della materia oscura e il futuro della fisica delle particelle”. Il secondo posto, come detto, va allo scatto di Pietromassimo Pasqui presso i Laboratori Nazionali di Frascati dell’Infn, in Italia, che ritrae una camera del vuoto e uno specchio che trasporta il fascio laser dell’acceleratore Sparc. Rosemary Wilson conquista il terzo posto con la foto di Desy, presso Amburgo, in Germania, in cui compare la camera del rivelatore che ha registrato i dati del collisore Hera dal 1992 al 2007.
Le foto vincitrici, e altre informazioni sui giudici e le votazioni, sono disponibili su http://www.interactions.org/cms/?pid=1035363. Le foto saranno pubblicate su Symmetry Magazine, il CERN Courier e in Italia nel prossimo numero di Asimmetrie e da Le Scienze. Inoltre le foto vincitrici prenderanno parte ad un’esposizione itinerante attraverso i laboratori di Australia, Asia, Nord America e Europa, che farà una tappa anche in Italia. [Vincenzo Napolano]