Lhcb, uno dei quattro grandi esperimenti del Large Hadron Collider (Lhc), il superacceleratore del Cern di Ginevra cui l'Italia collabora con l’Infn, ha osservato i pentaquark, particelle esotiche a cinque quark (vd. A tinte forti). Previste dalla teoria, rappresentano un nuovo modo in cui i quark possono combinarsi tra loro, in uno schema mai osservato prima in oltre mezzo secolo di ricerche sperimentali. Lo studio, sottomesso alla rivista Physical Review Letters, è stato pubblicato sul sito open access (vd. Open science) arXiv.org. Nel loro studio gli autori sottolineano che il pentaquark non rappresenta solo una nuova particella, ma anche un diverso modo in cui i quark – costituenti fondamentali di neutroni e protoni – possono combinarsi tra loro. Ulteriori studi delle proprietà dei pentaquark permetteranno di comprendere meglio la natura di neutroni e protoni, mattoni della materia di cui siamo fatti noi e tutto ciò che ci circonda.
[Davide Patitucci]