L‘esperimento Borexino dei Laboratori Nazionali del Gran Sasso ha presentato un nuovo studio sui neutrini provenienti dalle profondità del nostro pianeta – i geoneutrini. Secondo i nuovi dati, presentati a Venezia nel corso del convegno internazionale sulla scienza dei neutrini, nel mantello terrestre sono presenti in quantità rilevante gli elementi radioattivi appartenenti sia alla famiglia dell’Uranio-238 sia a quella del Torio-232. Questi elementi funzionano come una stufa che riscalda il pianeta e sono, almeno in parte, responsabili dei movimenti della crosta, quindi delle attività dei vulcani, dei terremoti, della formazione di nuovo fondale marino. La presenza delle due più importanti famiglie radioattive nel mantello ci permette di valutare quale sia la continua produzione di energia termica nella Terra. Inoltre, il rapporto dei contenuti di uranio e torio nel mantello sembra andare d’accordo con quanto si trova analizzando le meteoriti che arrivano sulla Terra dallo spazio. Questa corrispondenza è un’importante conferma delle teorie sull’origine del sistema solare. [Eleonora Cossi]