Alle 7.24 di oggi, 14 febbraio, i fisici del centro di controllo di Lhc hanno spento i fasci del gigantesco acceleratore del Cern di Ginevra: lo stop (shutdown), durerà almeno 15 mesi. Saranno mesi di riparazioni e aggiornamenti per consentire alla macchina di riaprire, dal 2015, con una energia pressoché raddoppiata dei suoi fasci di particelle e con una luminosità ancora più performante. Non ci saranno costi aggiuntivi: sarà sufficiente, per i lavori di modifica, il normale budget annuale del Cern. L’incidente del 2008 ha messo in luce in particolare due elementi da migliorare: le saldature delle linee che portano la corrente ai magneti e le valvole di sfiato dell’elio. Tutte le saldature verranno rifatte con criteri diversi e sarà aggiunta, in ogni giuntura, una guaina in rame. Il diametro delle circa 2000 valvole verranno allargate di circa una volta e mezzo. Nel corso di questi anni saranno compiuti altri lavori di aggiornamento e ristrutturazione, ma di portata assai minore, all’interno degli esperimenti. [Eleonora Cossi]