Una scuola di alta formazione per i beni culturali

È stato lanciato oggi il bando per partecipare alla prima scuola internazionale di alta formazione per dottorandi e restauratori, che si vogliono specializzare nelle tecniche di diagnosi non invasiva per i beni culturali. La scuola, che si terrà dal 15 al 20 giugno presso il Museo di Sansepolcro (Ar), è frutto della collaborazione tra Opificio delle Pietre Dure, Consiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, Consorzio Interuniversitario Nazionale per la Scienza e Tecnologia dei Materiali e Comune di San Sepolcro.

L’iniziativa è rivolta a giovani ricercatori e dottorandi nelle scienze applicate alla conservazione, a restauratori e conservatori a cui sarà offerta la possibilità di seguire in prima persona il percorso tecnico-scientifico dell’analisi in situ di un’opera d’arte: dalla definizione del problema storico-artistico/conservativo, alla analisi multitecnica dei materiali originali e di alterazione, alla individuazione, ove necessario, di punti di campionamento per analisi micro-invasive, fino alla redazione di un report analitico digitale per la documentazione dei risultati. Sono ammessi fino ad un massimo di 20 partecipanti ai quali è richiesto un buon livello di conoscenza della lingua inglese scritta e parlata.

 

Le modalità di partecipazione sono descritte nel sito: http://iperionchit.net

L’iscrizione deve essere effettuata entro il 15 maggio 2014 alle 17.00.

 

Il “training camp” sarà supportato dal Miur attraverso l’infrastruttura italiana per i beni culturali Iperion-ch.it (Integrated Project for the European Research Infrastructure On Culture Heritage), finalizzato alla costruzione di una infrastruttura cross-disciplinare europea per le scienze e le tecnologie della conservazione.

 

Al progetto partecipano dieci gruppi di ricerca Infn, tra sezioni e laboratori, che insieme costituiscono la neonata rete per i beni culturali Chnet (Cultural Heritage NETwork). In particolare sono coinvolte le sezioni di Torino, Milano Bicocca, Ferrara, Bologna, Firenze, Napoli, Bari, Catania e i laboratori di Frascati e del Sud. [Eleonora Cossi]

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