Il 22 agosto 1913 nasceva, a Marina di Pisa, Bruno Pontecorvo, grande fisico italiano e padre riconosciuto della fisica del neutrino. In occasione del centenario dalla sua nascita, la comunità scientifica italiana lo ha ricordato con due convegni rispettivamente a Roma e a Pisa. L’11 settembre si è aperto a Roma, alla presenza del Presidente della Repubblica, il convegno “L’eredità di Bruno Pontecorvo: l’uomo e lo scienziato”, organizzato da Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e dipartimento di Fisica della Sapienza. Il convegno si è concentrato molto sul profilo umano e scientifico di Bruno Pontecorvo, alla luce delle ricerche che i gruppi di Pisa e Roma hanno realizzato, consultando gli archivi scientifici di Roma, Pisa, Chicago, Harwell e Dubna. A Pisa si è invece svolto, dal 18 al 20 settembre, il simposio scientifico “Pontecorvo 100”, organizzato da Infn, Università di Pisa, Scuola Normale Superiore e Jinr di Dubna. Pontecorvo sarà, inoltre, ricordato anche al congresso della Società Italiana di Fisica, che si terrà a Trieste dal 23 settembre. Fernando Ferroni, presidente dell’Infn, ha così ricordato il grande scienziato: “Pontecorvo era un brillante teorico e un eccellente fisico sperimentale. Tra i fisici del gruppo di Via Panisperna, a mio parere, è quello che più si avvicinava al modo in cui Enrico Fermi faceva fisica. Ma, mentre la maggior parte dei grandi scienziati del XX secolo sono ricordati e conosciuti anche dal grande pubblico, Pontecorvo è ricordato prevalentemente per la sua scomparsa e poi ricomparsa nell’ex Unione Sovietica. Solo con le scoperte attuali sull’oscillazione dei neutrini, predette da Pontecorvo, il suo nome ha riconquistato il posto che da sempre merita”. [Eleonora Cossi]