In scena ieri a Ferrara una serata dedicata alla fisica con la proiezione del cortometraggio “Fuori dalla caverna”
130 giovani da tutta Italia, 12 visite ai Laboratori dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare e ad altri centri di ricerca, la fisica delle particelle e le sue molte applicazioni a beneficio della società, ma soprattutto tanta passione per la ricerca scientifica: questi sono gli ingredienti del cortometraggio Fuori dalla caverna, la cui prima proiezione si è tenuta ieri, 5 ottobre, alla Sala Estense di Ferrara, nella cornice di un evento patrocinato dal Comune di Ferrara e organizzato dall’INFN in collaborazione con l’Università degli Studi di Ferrara.
L’evento, presentato dalla giornalista scientifica Silvia Bencivelli, ha visto la partecipazione entusiastica di oltre 100 persone ed è stato il primo di una serie di eventi che, tra la fine del 2022 e il 2023, porterà il cortometraggio Fuori dalla caverna in molte città italiane, per raccontare l’avventura scientifica della fisica delle particelle, i suoi esperimenti e i suoi laboratori da una prospettiva diversa: quella colta dallo sguardo fresco e appassionato dei giovani che hanno partecipato al progetto dell’INFN What Next? Giovani che raccontano il futuro.
Lanciato nel tardo 2020, What Next? Giovani che raccontano il futuro ha coinvolto circa 130 giovani tra i 16 e i 30 anni da tutta Italia che hanno partecipato per poter scoprire la fisica oltre quella insegnata sui banchi di scuola.
Divisi in gruppi, i partecipanti al progetto hanno visitato 12 sedi INFN aderenti all’iniziativa (Bari, Bologna, Ferrara, Firenze, Frascati, Lecce, Legnaro, Milano, Padova, Pavia, Pisa e Torino), e altre due strutture di ricerca: l'Istituto Oncologico Veneto e il LENA di Pavia.
Da queste visite è nato il cortometraggio Fuori dalla caverna, con la sceneggiatura di Nina J. Kors e la regia di Alessio Attardi, che, con un occhio fresco ed esterno al mondo della ricerca, ha seguito le visite raccogliendo materiali audio, video e interviste: camminando nei laboratori dell'INFN sparsi in Italia, i partecipanti al progetto, protagonisti del cortometraggio, hanno scoperto che cosa vuol dire fare fisica, chi sono le scienziate e gli scienziati, che cosa significa pensare al futuro quando si fa ricerca di base.
Gianluigi Cibinetto, ricercatore della Sezione di Ferrara dell’INFN e coordinatore del progetto What Next, racconta: “Quando siamo partiti eravamo pochi ma l’idea è piaciuta a molti colleghi ed è diventato un progetto grande, che poi è cresciuto ancora, grazie alla passione di tutti, colleghi e ragazze e ragazzi che hanno partecipato. La competenza del gruppo di creativi che ha realizzato il corto e, in particolare, l'entusiasmo di Ilaria Balossino e Marco Scodeggio hanno reso possibile il successo di questo progetto e di questo primo evento di proiezione del cortometraggio. È stato difficile da gestire ma anche molto divertente”.
Durante l’evento, oltre alla proiezione del cortometraggio e agli interventi di tre giovani ferraresi che hanno partecipato a What Next, Silvia Bencivelli ha moderato l’intervento di Stefania De Curtis, ricercatrice della Sezione INFN di Firenze e Direttrice del Galileo Galilei Institute, e i dialoghi tra Lucio Rossi (Università e INFN di Milano, Coordinatore INFN-Acceleratori) ed Eleonora Diociaiuti, giovane ricercatrice in fisica delle particelle dei Laboratori Nazionali di Frascati dell’INFN, e tra Margherita Boselli, coordinatrice dei progetti per le scuole del CERN, ed Enrico Calore, tecnologo del calcolo ad alte prestazioni dell’Università e della Sezione INFN di Ferrara. [Cecilia Collà Ruvolo]