Una delle priorità della strategia europea della fisica delle particelle è pianificare le attività future nella fisica delle alte energie, campo in cui gioca un ruolo cruciale individuare e sviluppare nuove tecnologie che consentano di superare le luminosità oggi raggiungibili con gli acceleratori di particelle. Uno sforzo a cui l’INFN partecipa con un ruolo da protagonista, come nel progetto I.FAST, il programma europeo dedicato a rafforzare l’integrazione tra i laboratori europei impegnati nella ricerca e sviluppo di tecnologie per gli acceleratori di particelle, inaugurato lo scorso 4 maggio nel corso di un evento online. Coordinato dal CERN, I.FAST sarà finanziato dalla commissione europea con 10 milioni di euro per i prossimi quattro anni e vedrà un decisivo contributo dell’INFN.
I.FAST proseguirà sulla strada tracciata da ARIES, l’attuale programma europeo di riferimento per il finanziamento della attività incentrate sulla fisica degli acceleratori, promuovendo e supportando differenti linee di ricerca. Per L’Italia. l’INFN coordinerà lo sviluppo di tecnologie per magneti superconduttori destinati all’adroterapia e gli studi sulle cavità a radiofrequenza e sulle nuove tecniche di accelerazione. In particolare, l’INFN guiderà i progetti dedicati a comprendere le potenzialità del sistema di accelerazione delle particelle basato sui plasma e al trasferimento tecnologico di materiali e metodologie di fabbricazione innovative, quali l’additive manifacturing, per la realizzazione delle linee di fascio. Il programma I.FAST finanzierà inoltre l’accesso transnazionale a diverse infrastrutture per i test e distribuirà risorse alle collaborazioni e alle reti di ricercatori impegnate negli studi su paradigmi alternativi di creazione e accelerazione di particelle ad altissime energie, come quelli volti a verificare la realizzabilità di un collisore di muoni (Muon Collider), coordinati anch’essi dall’INFN.
“Il determinante ruolo che sarà svolto nel programma”, dichiara Lucio Rossi, responsabile I.FAST per l’INFN, “certifica l’eccellenza raggiunta dall’INFN nell’ambito della fisica degli acceleratori e delle tecnologie associate come pure la credibilità e il prestigio dei nostri ricercatori e tecnologi del settore. Un successo costruito anche grazie alle strategie adottate negli ultimi anni dall’INFN, che hanno portato alla formazione di una rete denominata Comitato per la Scienza e Tecnologia degli Acceleratori, nata con l’intento di condividere le competenze e gli strumenti tra le varie unità e gruppi di ricerca”. Sono queste le ragioni che hanno consentito all’Italia di diventare il Paese con il maggior peso in I.FAST in termini di responsabilità, “un contributo che si tradurrà con un finanziamento totale di oltre 1 milione di euro, distribuito tra le sezioni e i laboratori INFN coinvolti nel programma”, conclude Rossi. Le strutture INFN che prenderanno parte a I.FAST sono i Laboratori Nazionali di Frascati e Legnaro, il Laboratorio Acceleratori e Superconduttività Applicata di Milano e le sezioni di Genova, Padova, Roma 1 e Torino, le quali saranno supportate dal servizio calcolo e reti della sezione di Ferrara. [Matteo Massicci]