È stato inaugurato oggi, sabato 27 luglio, il nuovo visitor center dei Laboratori Nazionali del Sud (LNS) dell’INFN Istituto Nazionale di Fisica Nucleare.
“Grazie al nuovo visitor center – spiega Giacomo Cuttone, direttore dei LNS – ci dotiamo di uno spazio in cui raccontare in modo interattivo e multimediale le imprese scientifiche di cui l’INFN è protagonista, anche attraverso l'impegno dei nostri Laboratori del Sud”. “Si tratta di uno spazio di accoglienza per il pubblico – prosegue il direttore – che viene messo a disposizione in particolare della città di Catania e della Regione Siciliana, per lo sviluppo di percorsi culturali che dimostrino anche la storica collaborazione con l’INFN”. “Con questa nuova infrastruttura i Laboratori del Sud si presentano in modo ancor più attrattivo verso la società e raccontano le ricerche, gli sviluppi tecnologici e le ricadute economiche e sociali delle nostre attività di ricerca di base, che portiamo avanti partendo dalla Sicilia, anche con il supporto della stessa Regione”, conclude Cuttone.
Il visitor center sarà un centro multimediale, di 400 mq, in cui il visitatore, attraverso un percorso di exhibit e installazioni interattive, potrà avventurarsi in un racconto scientifico che spazia dalla fisica nucleare, alla fisica astroparticellare, dagli acceleratori di particelle alle ricerche interdisciplinari, con le importanti ricadute nell’ambito dei beni culturali e della medicina. Tutte attività che vedono i LNS protagonisti nel panorama internazionale.
Tra le installazioni e gli exhibit di cui i visitatori potranno fare esperienza, un ambiente immersivo e un modulo ottico dell’esperimento KM3NeT, il telescopio sottomarino per neutrini in fase di realizzazione al largo di Capo Passero, a 3.500 metri di profondità. Potranno poi entrare nel cuore di una stella decine di volte più grande del nostro sole per osservare le fasi della sua vita. E scoprire l’immagine della nostra galassia ricostruita a diverse frequenze dello spettro elettromagnetico e sulla base delle informazioni che altri messaggeri cosmici, come le onde gravitazionali e i neutrini, sono in grado di portare fino a noi dalle profondità dello spazio. Il pubblico potrà, inoltre, capire come si ricostruisce la composizione di un’opera d’arte, e comprendere il profondo legame tra la ricerca sulla struttura fondamentale della materia e lo sviluppo di nuove tecnologie con applicazioni in ambito medico per la diagnosi e la terapia. [Antonella Varaschin]
Per informazioni
Istituto Nazionale di Fisica Nucleare | Laboratori Nazionali del Sud
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