La rivista scientifica Nature inaugura il 2019 con un articolo dedicato a Kagra (Kamioka Gravitational Wave Detector), il rivelatore di onde gravitazionali in costruzione in Giappone nelle viscere del monte Ikenoyama, nella prefettura di Gifu. L’interferometro nipponico, un progetto da 129 milioni di Euro, funzionerà secondo lo stesso principio degli osservatori gemelli Ligo e Virgoche si trova in Italia presso l’osservatorio European Gravitational Observatory (Ego), fondato dall’Infn e dal Cnrs francese. Kagra sta ultimando la fase di installazione: l'obiettivo è di unirsi al network di interferometri nel corso della terza campagna di presa dati (Run 3), il cui avvio è previsto nella primavera del 2019 per concludersi dopo circa un anno. L'entrata in misura di Kagra potenzierà la rete globale di interferometri, migliorandone la capacità di localizzare le sorgenti di onde gravitazionali e consentendo di svolgere verifiche di fisica fondamentale con precisione sempre maggiore. Kagra ha un’importante unicità. E’ il primo interferometro ad essere costruito sottoterra e sarà il primo a lavorare a basse temperature, pari a circa 20 gradi Kelvin. Ciò rende questo progetto cruciale per testare e validare le tecnologie con cui sarà costruito il futuro Einstein Telescope, l’interferometro di terza generazione sotterraneo per cui l’Italia ha candidato il sito di Sos Enattos, in Sardegna. [Eleonora Cossi]