Lhc è nuovamente in funzione. Alle ore 12.00 del 30 marzo i protoni hanno ripreso nuovamente a circolare all’interno dell’anello di 27 km del Large Hadron Collider (Lhc) del Cern. Questa data segna l’inizio del settimo anno di attività del più grande acceleratore del mondo e il quarto all’energia record di 13 TeV. Dopo la pausa invernale, in cui sono stati svolti alcuni interventi di manutenzione, gli operatori hanno gradualmente riavviato le infrastrutture e gli acceleratori. Lhc è infatti l’ultimo di una catena di acceleratori la cui riaccensione deve essere graduale.
I fasci di protoni, che ora stanno circolando, sono composti da un piccolo numero di pacchetti di protoni (chiamati bunch), che a loro volta contengono molti meno protoni rispetto al normale funzionamento. Anche la loro energia è limitata all’energia di iniezione di 450 GeV. Ulteriori interventi e test saranno necessari nei prossimi giorni prima che l’energia e il numero di bunch in ogni fascio possa essere aumentato, e prima che i bunch possano essere “strizzati” per produrre le prime collisioni. Lhc dovrebbe quindi riprendere a “fare fisica”, vale a dire a produrre dati, a maggio. Questa stagione, la settima, sarà l’ultima del run 2 di Lhc: a dicembre, infatti, il superacceleratore verrà spento per due anni, che serviranno per la preparazione di High-Luminosity Lhc, l’importante progetto di potenziamento di Lhc. [Eleonora Cossi]