Lo studio dell'universo e i nostri strumenti di indagine, come Fermi e Virgo, l’osservatorio spaziale per raggi gamma e l’interferometro tra i protagonisti della scoperta del collasso di due stelle di neutroni che ha sancito la nascita dell’astronomia multimessaggero, ispirano da qualche anno l’artista Luca Pozzi, che con le sue opere crea connessioni tra fisica astroparticellare e arte. E il 2 febbraio è stata inaugurata a Bologna "The Grandfather Platform", la nuova installazione di Pozzi che offre ai visitatori una prospettiva innovativa per ammirare l’affresco dei fratelli Carracci a Palazzo Magnani. Centro dell’opera è una piattaforma, che affianca sculture a concetti e immagini della fisica astroparticellare.
"Volevo aggiungere alla mia opera un segnale vero di un messaggero cosmico, non una semplice rappresentazione plastica, e con l’Infn di Torino abbiamo pensato a una serie di punti luminosi che rivelassero agli spettatori dell’opera l’effettivo passaggio di un testimone di un respiro cosmico avvenuto in una galassia lontana migliaia di anni luce”, racconta Pozzi. L’opera include infatti un piccolo rivelatore di particelle realizzato dalla sezione Infn di Torino e la rappresentazione di un buco nero e di alcuni osservatori pronti a coglierne le emissioni, come il satellite Fermi e il futuro rivelatore spaziale per onde gravitazionali Lisa.
“Ho legato un sensore di luce al silicio, che l’Infn studia in diversi esperimenti, a una barretta di materiale scintillante. Ho poi collegato un led blu all’elettronica che misura la luce raccolta dallo scintillatore, alimentato il circuito con un cavo usb di un telefonino e racchiuso il tutto in una scatola metallica di piccole dimensioni”, racconta Silvano Gallian, il tecnico dell’Infn di Torino che ha ideato e realizzato il rivelatore portatile.
"L’Infn ha un impegno importante e crescente in questo scenario internazionale, rappresentato dai raffinati apparati di rivelazione e analisi dati messi a punto nei nostri laboratori", dice Luca Latronico, coordinatore delle attività di fisica astroparticellare nella sezione di Torino. “Contribuiamo con assolute eccellenze ai grandi osservatori di raggi gamma, come Fermi, Cta, Dampe, di raggi cosmici, come Auger, Ams, Pamela, di neutrini, come Km3net e di onde gravitazionali, come Virgo. L’alleanza con l’arte offre una nuova chiave di accesso alle attività scientifiche dell’Infn, portandole a conoscenza di un pubblico ampio e variegato, in linea con la missione di disseminare la cultura scientifica che l’ente si prefigge", conclude Latronico. [Francesca Mazzotta]
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Foto di Alessandro Ruggerio