Oggi, 1 agosto, l’interferometro Virgo è entrato ufficialmente in presa dati, affiancando i due rivelatori americani Ligo già attivi nella caccia alle onde gravitazionali. All’esperimento l’Italia partecipa con l’Infn.
L’entrata di Virgo, che si trova a Cascina (Pisa) presso lo European Gravitational Observatory (Ego), segna un passo in avanti fondamentale per il programma di ricerca delle onde gravitazionali. Infatti, solo con tre rivelatori attivi contemporaneamente è possibile, grazie alla triangolazione, potenziare enormemente la capacità di localizzazione delle sorgenti da cui si originano le onde gravitazionali. Questo ci permetterà di osservare la regione di cielo da cui è arrivata l’onda gravitazionale alla ricerca di segnali di altro tipo (elettromagnetico o neutrini). I tre interferometri saranno in presa dati fino al 25 agosto 2017, data in cui si concluderà l’Observational Run 2 (O2) e che segnerà l’inizio di una fase di manutenzione e upgrade per migliorare ulteriormente la sensibilità che durerà circa un anno.
Il funzionamento in contemporanea dei tre rivelatori è la prima pietra di un edificio ambizioso: un network di 5 rivelatori (oltre ai due Ligo negli Stati Uniti e a Virgo in Italia, un interferometro in Giappone e uno in India) che saranno in grado di esplorare il cielo alla ricerca delle onde gravitazionali con una sensibilità senza precedenti.
Virgo entra in presa dati in seguito al completamento del progetto Advanced Virgo, una fase di upgrade durata cinque anni e centrata sul miglioramento della sensibilità del rivelatore, che è stata portata oltre ai 25 Megaparsec (unità di misura “standard” che corrisponde alla distanza alla quale è visibile la radiazione gravitazionale emessa da una coppia di stelle di neutroni da 1,4 masse solari). Questa sensibilità, pur essendo ancora inferiore rispetto a quella di Ligo, in presa dati da due anni, consente già di osservare un volume di universo dieci volte più grande rispetto a quello osservabile da Virgo nel 2011 ed è adeguata per confermare nuovi potenziali segnali di onde gravitazionali e per aumentare significativamente l’accuratezza della localizzazione delle sorgenti.
Al termine dell’Observation Run 2 tutti gli interferometri entreranno in una fase di upgrade per potenziare ulteriormente la sensibilità. Virgo, in particolare, procederà alla sostituzione dei fili metallici che attualmente sospendono gli specchi con fibre di vetro, all’aumento della potenza del laser e all’installazione di un sofisticato sistema di ottica quantistica per ridurre il rumore introdotto dalla luce del laser. La prossima fase di presa dati di Ligo-Virgo, l’Observational Run 3, è prevista per l’autunno 2018.
Virgo è un progetto nato dall’originale idea dell’italiano Adalberto Giazotto e del francese Alain Brillet. Vi collaborano 280 fisici e ingegneri, di cui la metà dell’Infn, provenienti da provenienti da 20 istituti europei in Italia (Infn), Francia (Cnrs), Olanda (Nikhef), Ungheria (Mta Wigner Rcp) e Polonia (Polograw group). L’Infn partecipa a Virgo con le proprie sezioni presso le Università di Pisa, Firenze con il gruppo di ricerca di Urbino, Perugia, Genova, Roma Sapienza, Roma Tor Vergata, Napoli, Padova, e i Centri Nazionali Tifpa di Trento e Gssi dell’Aquila. [Eleonora Cossi]