Si inaugura oggi a Pisa, e aprirà domani al pubblico, ”Uomo Virtuale. La fisica esplora il corpo”, una grande mostra che unisce fisica, medicina e tecnologia, curata dall'Infn, promossa da Fondazione Palazzo Blu e realizzata in collaborazione con Assobiomedica, Dipartimento di Fisica dell’Università di Pisa, Associazione “La Nuova Limonaia”, Cnr Area della Ricerca di Pisa e Istituto Nazionale di Ottica, Scuola Normale Superiore, Scuola Superiore S. Anna, Ircss Stella Maris. "Uomo Virtuale" è un percorso espositivo dedicato all’esplorazione del corpo umano, e alla conoscenza delle tecnologie che, nate dalla ricerca in fisica fondamentale, hanno poi permesso di scrutare con “occhi” artificiali dentro il nostro corpo, cambiando per sempre la medicina e diventando indispensabili nella diagnosi e nella terapia di molte patologie.
“Questo percorso offre l’opportunità di raccontare una storia che, pur appartenendo al nostro quotidiano, è spesso poco nota”, spiega Fernando Ferroni, presidente dell’Infn. “Per condurre le nostre ricerche in fisica fondamentale, dalle esplorazioni del cosmo allo studio dei costituenti ultimi della materia, dobbiamo spingere le tecnologie oltre i loro limiti. Quando lo facciamo, non abbiamo idea se ciò che sviluppiamo avrà un impatto sulla società e quale sarà. Ma l’esperienza insegna, come viene narrato in questa mostra, appunto, che è questo il modo in cui si realizzano quei salti qualitativi che permettono l'avanzamento della conoscenza e il progresso delle applicazioni tecnologiche: quando Lord Ernest Rutherford di Nelson bombardava un sottilissimo foglio di oro con raggi alfa, mai avrebbe immaginato che un giorno acceleratori di particelle si sarebbero diffusi negli ospedali, impiegati con efficacia nella terapia oncologica”, conclude Ferroni.
La mostra copre una superficie complessiva di 800 mq ed è organizzata in sette tappe: Segnali fisici, Guardare attraverso, Le immagini del corpo, Luce e particelle per curare, Capire il cervello, Diventare bionici, Dalle cellule alle persone. Attraverso queste aree tematiche, si snoda un percorso che, partendo dall’antichità, narra una storia, lunga secoli e scandita dalle scoperte e dalle invenzioni che hanno segnato il progresso in medicina. Un racconto che cambia per sempre con la scoperta dei raggi X e della radioattività. Da quel momento in poi, infatti, fisica e medicina cammineranno insieme, grazie allo sviluppo di tecnologie innovative, di volta in volta più sofisticate e precise, che consentono di raggiungere un’efficacia sempre maggiore, sia nella diagnostica sia nella terapia: così si racconta di tomografia computerizzata, di risonanza magnetica, di Pet ed ecografia 4D, ma anche di adroterapia, bionica, dell’affascinante complessità del nostro cervello.
L’allestimento integra strumenti antichi, exhibit interattivi, riproduzioni di macchinari, video di approfondimento, touchscreen collegati a protesi bio-robotiche, infografiche a parete, proiezioni artistiche e in 3D e installazioni multimediali che animano un percorso immersivo, realizzato in collaborazione con esperti di interaction design e video-arte. Durante il percorso espositivo, ci si può così addentrare in una “Foresta dei neuroni”, un’installazione interattiva e immersiva ispirata al funzionamento del cervello. Oppure, osservare “Paesaggi di ultrasuoni”, l’installazione dedicata all’ecografia, o ancora “Fare la tac con la luce”, che ci fa fare esperienza di come funziona la tomografia assiale computerizzata.
La mostra sarà visitabile dal 22 marzo al 2 luglio al Palazzo Blu di Pisa. Alla mostra è associato un programma di visite guidate e laboratori didattici realizzato dalla società Cooperativa Kinzica e dall’Associazione La Nuova Limonaia. [Eleonora Cossi]
Per saperne di più:
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